Il Grande Anello dei Borghi Ascolani

Nell’atmosfera incantata dei borghi medievali, tra resti di antichi castelli ed isolati eremi delle Marche, passa un nuovo cammino, un itinerario che riesce a coniugare natura, storia, paesaggi mozzafiato e sapori antichi: il Grande Anello dei Borghi Ascolani.

Il GABA è un viaggio lungo 100 chilometri, che è in grado di regalare ai camminatori un'esperienza memorabile, un nuovo modo di fruire e di conoscere uno dei luoghi più affascinanti delle Marche, facendo incontrare i viaggiatori con il calore delle sue genti.

Il percorso, suddiviso in sette tappe, attraversa i meravigliosi borghi collinari, che si stendono ai piedi del gruppo montuoso del Ceresa, dei Monti Gemelli, dei Sibillini e dei Monti della Laga e che sono compresi nei comuni di Ascoli Piceno, Venarotta, Comunanza, Roccafluvione, Montegallo ed Acquasanta Terme.

Il progetto del Grande Anello dei Borghi Ascolani è nato da un’idea delle guide dell’Associazione Le Marche Experience, volta a rivitalizzare un percorso storico-naturalistico, che durante il Medioevo costituiva l’apparato difensivo dell’antico stato ascolano, con ben 32 castelli soggetti alla sua giurisdizione.

Bisogna ricordare che l’itinerario, di grande pregio naturalistico e storico, è comunque a tutti gli effetti un percorso escursionistico di difficoltà medio-alta, contrassegnato da una E della scala CAI. Il viaggiatore si troverà ad affrontare un cammino costituito da un fondo misto, con strade, sentieri, mulattiere che necessitano di un'adeguata preparazione fisica e di un’esperienza in ambito escursionistico montano.

Il percorso ad anello del GABA, così progettato, si divide in 7 tappe della durata media di 15 chilometri ognuna. Ma questo nuovo itinerario, che ha il suo cuore nella provincia di Ascoli, è adatto anche agli appassionati di cicloturismo e mountain bike. Per loro saranno sufficienti tre giorni di viaggio per completare l’intero anello.

Il viaggio attraverso le bellezze delle Marche inizia da Ascoli Piceno, il punto di partenza e di arrivo di questo percorso escursionistico tra storia, natura e paesaggio. Con lo zaino in spalla, prende avvio questa avventura dalla splendida Piazza del Popolo, gioiello del Rinascimento italiano e uno dei più affascinanti salotti d’Italia.

Da qui ci si muove in direzione nord fino ad attraversare il ponte romano di epoca augustea che scavalca il fiume Tronto. Si giunge al borgo di Mozzano, che conserva tratti di fortificazioni nel settore sud occidentale, e si prosegue quindi verso l’abitato di Tronzano da cui è possibile osservare il bel panorama che si presenta sulla catena dei Monti Sibillini.

Dopo avere attraversato la frazione di Ponte Nativo, posta lungo le rive del Fluvione, si giunge alla frazione Casamaruccia di Venarotta dove è presente il Convento di San Francesco, punto di arrivo della nostra tappa nonché uno dei primi conventi fondati dall’ordine francescano nel Piceno.

Il secondo giorno di cammino è dedicato all’esplorazione della Val Fluvione, un territorio ricco di mulini idraulici, manufatti di importanza vitale per l’economia di queste aree rurali.

La marcia prosegue ora in direzione di Pedara di Roccafluvione e del colle di Pizzorullo, dove si trovano i ruderi del castello avvolti da una splendida e lussureggiante vegetazione.

La terza e la quarta tappa conducono i viaggiatori alla scoperta dell’abitato di Meschia, con i suoi enormi massi arrotondati di pietra arenaria su cui poggiano direttamente alcune abitazioni del paese, e successivamente dei luoghi interni al gruppo montuoso del Ceresa. In questo tratto del Grande Anello dei Borghi Ascolani potrete incontrare molti borghi abbandonati, intervallati da castagneti e faggete, e potrete godere di stupendi affacci sul massiccio del Vettore e sulla valle del Fluvione.

La quinta tappa riempie gli occhi di bellezza con la presenza della pittoresca cascata di Forcella e delle sorgenti sulfuree de Lu Vurghe, già conosciute in epoca romana. Si continua a camminare fino a raggiungere Castel di Luco, singolare struttura fortificata posta su un’altura di travertino a guardia della valle, per poi concludere la tappa nella frazione di Valledacqua, vicino all’Abbazia di San Benedetto in Valledacqua, fondata dai monaci benedettini dell’Abbazia di Farfa.

Ci stiamo approssimando alla fine del percorso. La penultima tappa si muove lungo il sentiero che un tempo era frequentato dai briganti. Si raggiunge, infatti, il borgo di San Gregorio, posto a circa 1000 di quota, dove durante il Risorgimento si trovava il quartier generale del brigante Piccioni, che guidò la rivolta contro l’esercito piemontese che voleva annettere lo Stato Pontificio alla nascente Italia.

Si prosegue in direzione di Talvacchia, muovendoci lungo il confine tra Marche e Abruzzo, e si affronta infine la settima tappa che inizia costeggiando il corso del fiume Castellano fino ad arrivare al lago di Castel Trosino, piccolo borgo arroccato su un enorme masso di travertino in posizione scenografica.

Da qui, un tuffo indietro nel tempo ci conduce prima, in località Santo Stefano, nella famosa necropoli longobarda scoperta alla fine dell'Ottocento e poi fino all’Eremo di San Marco, antichissimo romitorio cistercense letteralmente aggrappato alla parete rocciosa. Da questo luogo di preghiera e di contemplazione, si percorre il sentiero storico che ci consente di rientrare direttamente ad Ascoli Piceno.

CREDITS IMMAGINI

Per la gentile concessione delle foto si ringrazia l’Associazione Le Marche Experience.

Immagine di copertina: Castel Trosino

Altre foto: Cascata di Forcella, bifora eremo di San Marco e castagneto secolare Monte Teglia