Il Lazio è l’ultima regione italiana da attraversare per arrivare a Roma, sulla tomba di Pietro. Dopo avere macinato centinaia di chilometri a piedi si entra finalmente in Tuscia, il territorio abitato dal popolo etrusco e si comincia ad avvertire l’odore del traguardo. La Via Francigena nel Lazio apre il passo a borghi medievali, alla natura spettacolare ed alle storie secolari che si intrecciano tra di loro. La tabella di marcia, quando si entra nel Lazio, segna meno 160 chilometri all’arrivo.
Prendete fiato e godetevi il viaggio finale, lasciando scorrere i pensieri e facendovi cullare dal vento che soffia tra gli alberi. La Tuscia, altro nome dell’Etruria, era una delle tappe del Grand Tour, un viaggio di formazione per i giovani delle famiglie più abbienti che venivano in Italia a scoprire storia, arte e monumenti.
Uno di questi viaggiatori fu Goethe che apprezzò molto il paesaggio dell’alto Lazio, descrivendone le bellezze nel suo libro Viaggio in Italia. Disegnò degli schizzi dei luoghi che conobbe lungo il cammino come i Monti Cimini, il lago di Vico, la fontana di Viterbo. Questo territorio è stato conosciuto e solcato da centinaia di migliaia di pellegrini che si mettevano in cammino lungo la Via Francigena.
Percorso Via Francigena Lazio: le tappe verso Roma
La via Francigena nel Lazio parte dalla città dei Pugnaloni, Acquapendente che stupisce per la bellezza del Santo Sepolcro. E proprio la sua presenza, luogo di venerazione dei pellegrini medievali, le hanno conferito il soprannome di Gerusalemme d’Europa.
La cripta della basilica del Santo Sepolcro è un’epifania. Sotto le volte a crociera che coprono le nove piccole navate si trova la riproduzione più antica del Santo Sepolcro e anche delle pietre del Pretorio di Pilato sporche del sangue del Messia. Si passa e ci si immerge nel paesaggio incantato di Torre Alfina e si arriva a San Lorenzo Nuovo che offre una vista sul vicino lago di Bolsena, il più grande bacino vulcanico d’Europa. Si cammina tra boschi e prati e si comincia a scendere verso la cittadina lacustre che si impone con la sua imponente Rocca Monaldeschi.
Bolsena e Montefiascone
Le stradine medievali del centro ed i sapori antichi di Bolsena vi conquisteranno con la lentezza e la tranquillità dei luoghi. Conoscerete la storia di un dubbio. Quello di un sacerdote boemo che non comprendeva come il corpo di Cristo potesse essere nell’ostia ed il suo sangue nel vino. Fermatosi nel 1263 nella chiesa di Santa Cristina per celebrare messa, ricevette risposta. Durante l’eucarestia, infatti, sgorgò il sangue dall’ostia, evento miracoloso che segnò l’istituzione del Corpus Domini.
La vista delle isole Bisentina e Martana vi spronerà a riprendere il cammino più leggeri attraversando il Parco di Turona, gli uliveti ed i boschi che incontrerete lungo la via. Si giunge, quindi, a Montefiascone, il paese celebre per il suo vino Est!Est!!Est!!! denominato così dal coppiere del vescovo Johannes Defuk che doveva indicare al prelato le taverne che avevano il vino buono. Bastava un est (bonum) per segnalarlo ma quando giunse a Montefiascone si sbizzarrì apponendo addirittura per tre volte l’est tanto era delizioso il nettare divino.
Montefiascone si apre ai pellegrini con l’imponente cattedrale e la Rocca dei Papi. Dalla torre del Pellegrino si gode di un panorama incredibile su tutto il lago di Bolsena. La sera ci si rilassa con un bel bicchiere di vino e con la cucina locale poi, il giorno dopo, si riparte. Da qui mancano esattamente 100 chilometri a Roma. Uscendo dal paese, si incontra da subito un tratto di basolato romano ben conservato. Si attraversano poi le Terme del Bagnaccio con le sue acque calde e ci si dirige verso Viterbo, sede papale nel Medioevo.
Via Francigena del Lazio a piedi. Il viterbese
La Città dei Papi è un luogo da visitare e induce alla calma con le sue stradine ed i suoi vicoli. Il centro storico medievale risplende di bellezza con il Palazzo dei Papi, Cattedrale di San Lorenzo, il Palazzo dei Priori ed il meraviglioso quartiere di San Pellegrino. E poi tante emozioni le suscita la storia della Macchina di Santa Rosa, con i facchini che la sera del 3 settembre sollevano questa torre di 30 metri e la portano in giro per la città sostenendo o sulle loro spalle la bellezza di 5 tonnellate di peso.
La Via Francigena nel Lazio prosegue a passo lento toccando i paesi di Vetralla, di Capranica e di Sutri. Quest’ultimo borgo conserva un anfiteatro romano scavato nel tufo e la bellissima chiesa di Santa Maria del Parto. I noccioleti che si susseguono ed il paesaggio della Tuscia saranno degli ottimi compagni di viaggio per voi.
La tappa successiva sarà quella che vi farà accedere in provincia di Roma. Entrerete nel Parco della Valle del Treja con le Cascate di Monte Gelato e seguirete la strada sterrata che salendo porta fino a Campagnano.
Dal Parco Regionale di Vejo a Roma
Da qui si attraversa il Parco Regionale di Veio che deve il suo il nome all’antica città etrusca (la più meridionale) che sorgeva in prossimità di Roma. Si tratta di 15.000 ettari di territorio che coniugano interessi naturalistici ed interessi archeologici. La bellezza della natura sarà sempre davanti ai vostri occhi quando incontrerete i campi coltivati, i boschi e poi il santuario della Madonna del Sorbo, immersa com’è nella quiete assoluta della valle omonima. Sarà la volta, quindi, di Formello e poi, attraverso un bel tratto di campagna, comincerete ad intravedere le prime abitazioni di Roma con la suggestiva ed atemporale Isola Farnese e, poco dopo, La Storta, località posta sulla Cassia.
Manca un giorno soltanto, gli ultimi 20 chilometri da assaporare prima di concludere il cammino. La Via Francigena nel Lazio sta per terminare e questo un po’ dispiace, è naturale. Ma anche l’ultima tappa sa riservare una sorpresa. Ed è quella dello stupore che si prova al raggiungimento di Monte Mario, quel Mons Gaudii dal quale vedere il contorno che Roma ritaglia sul cielo.
Su tutto domina ovviamente l’incredibile e grandiosa cupola di San Pietro. Dai 139 metri del Monte della Gioia, come lo chiamavano i pellegrini medievali per la felicità che suscitava la vista della meta finale, Monte Mario apre il cuore ai camminatori. Da qui non si può che scendere e dirigersi verso il quartiere Prati ed il colonnato di San Pietro, pronto a stringere in un abbraccio coloro che giungono a Roma.
CREDITS IMMAGINI:
Foto di copertina: il lago di Bolsena di Deltatoast
Altre foto: Un albero di JuergenPM
La città di Viterbo di Tama66
Il torrente Cremera nella Valle del Sorbo di Albarubescens
La via Francigena nel Lazio: scheda tecnica
- INFO BOX
-
LE TAPPE
TAPPE PARTENZA ARRIVO DISTANZA DISLIVELLO 1^ tappa ACQUAPENDENTE, Chiesa del Santo Sepolcro (420 m) BOLSENA, Basilica di Santa Cristina (350 m) 22,1 Km 200 m ↑ - 300 m ↓ 2^ tappa BOLSENA, Basilica di Santa Cristina (350 m) MONTEFIASCONE, Rocca dei Papi (633 m) 17,7 Km 600 m ↑ - 300 m ↓ 3^ tappa MONTEFIASCONE, Rocca dei Papi (633 m) VITERBO, Piazza del Plebiscito (326 m) 17,8 Km 150 m ↑ - 450 m ↓ 4^ tappa VITERBO, Piazza del Plebiscito (326 m) VETRALLA, Duomo (300 m) 16,9 Km 300 m ↑ - 300 m ↓ 5^ tappa VETRALLA, Duomo (300 m) SUTRI, Anfiteatro romani (291 m) 23,6 Km 400 m ↑ - 400 m ↓ 6^ tappa SUTRI, Anfiteatro romani (291 m) CAMPAGNANO, Chiesa del Gonfalone (270 m) 23,8 Km 350 m ↑ - 400 m ↓ 7^ tappa CAMPAGNANO, Chiesa del Gonfalone (270 m) LA STORTA, Chiesa del Sacro Cuore (172 m) 23,0 Km 550 m ↑ - 650 m ↓ 8^ tappa LA STORTA, Chiesa del Sacro Cuore (172 m) ROMA, Piazza San Pietro (19 m) 17,2 Km 150 m ↑ - 300 m ↓ -
INFORMAZIONI UTILI
È presente la segnaletica lungo il tratto laziale della Via Francigena?
Sì ma a tratti è carente. È sempre consigliabile scaricare le tracce GPS ed avere con sé la cartina e la guida ufficiale.
L'itinerario della Via Francigena nel Lazio è percorribile in bicicletta?
Sì, il tracciato è segnato ed è possibile scaricare le tracce GPS per il percorso in bicicletta. Per avere informazioni più dettagliate sul percorso e sul tipo di bici da utilizzare è possibile consultare questa pagina delle Vie Francigene.
Quando è preferibile mettersi in cammino?
I mesi consigliati per affrontare il tratto laziale della Via Francigena sono maggio, giugno, settembre ed ottobre.
-
LA GUIDA
La guida della Via Francigena nel Lazio, edita dal Touring Club Italiano, è un utile strumento per i pellegrini che vogliono percorrere questa storica via di fede. Il testo è corredato da illustrazioni e cartine che faciliteranno il cammino attraverso il territorio della Tuscia e dell'Agro Romano.
-
LA CREDENZIALE
La credenziale è il passaporto del pellegrino e consente di avere agevolazioni e sconti lungo le strutture ricettive ed i ristoranti del cammino. Alla fine di ogni tappa, consegnando la credenziale, verrà apposto un timbro con la data in cui si è arrivati a destinazione. I timbri attestano i luoghi che si sono raggiunti e sono utili per richiedere il Testimonium.
Il Testimonium certifica l'avvenuto compimento del cammino e si ottiene percorrendo almeno gli ultimi 100 chilometri a piedi o gli ultimi 200 chilometri in bicicletta.
La credenziale può essere acquistata online a questa pagina oppure lungo il percorso nelle località elencate qui. -
LE TRACCE GPS
Potete trovare tutte le tracce del GPS della Via Francigena sul sito delle Vie Francigene. Da questa pagina in poi sono caricate le tracce del tratto laziale per chi lo percorre a piedi. I bikers invece troveranno qui le tracce GPS a partire dal tratto Radicofani-Bolsena.