Un cammino straordinario di un mese, 30 tappe di media lunghezza che si snodano nella selvaggia parte sud occidentale della Sardegna attraverso le terre più antiche d'Italia. Un itinerario mozzafiato alla scoperta di miniere, di villaggi abbandonati, di edifici di culto e di ferrovie costruite tra il mare e la montagna. Il Cammino Minerario di Santa Barbara è un percorso storico e insieme religioso che collega i luoghi della Sardegna mineraria con i luoghi religiosi dedicati alla protettrice dei minatori: Santa Barbara, appunto. Questo cammino è un modo alternativo e sostenibile di conoscere un territorio a cui è stata riconosciuta un'importanza storica, artistica e religiosa per l'isola, per l'Italia e per la storia dell'uomo.
Il tracciato ad anello lungo circa 500 chilometri porta alla scoperta dell'entroterra della Sardegna, conducendo i passi dei camminatori su strade che aprono alla vista di panorami inconsueti, regalando stupore e coinvolgimento emotivo. I viandanti si ritrovano così ad esplorare a piedi la regione del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, muovendo i propri passi lungo sterrati, sentieri, mulattiere e carrarecce. Il punto di partenza e di arrivo dell'intero percorso è Iglesias, cittadina caratterizzata dalle sue mura medievali e dalla presenza di chiese in stile romanico e gotico. Da qui il tragitto si snoda risalendo la costa verso nord per poi dirigersi verso l'affascinante entroterra che verrà percorso invece nel senso opposto di marcia, verso sud. Lungo il tragitto non mancheranno ovviamente il mare cristallino, le spiagge solitarie, i bei faraglioni che si stagliano in cielo ed una costellazione di miniere e di luoghi di culto collegati alla venerazione di Santa Barbara.
Cammino di Santa Barbara in Sardegna: le tappe
La Sardegna, e più in particolare il Sulcis-Iglesiente-Guspinese, racchiudono un patrimonio geologico e speleologico incredibile. L'area è un luogo arricchito dalla presenza di minerali, di cavità naturali e di grotte che disegnano un paesaggio spettacolare ed insolito. Qui si incontrano anfratti e grotte che per secoli hanno protetto le popolazioni dal freddo e dalle intemperie e che sono stati anche utilizzati spesso come siti per il seppellimento dei morti. Le domus de janas, tombe di epoca preistorica di cui la Sardegna è disseminata, ne sono un esempio.
Attraverso il Cammino Minerario di Santa Barbara si penetra dunque in un ambiente straordinario, fuori dal tempo, un mondo in cui si procede sempre in compagnia della terra più antica d’Italia, costituita da rocce che risalgono anche a 500 milioni di anni fa. Un tempo questo territorio era ricoperto da una distesa marina e con lo scorrere dei secoli e dei millenni sul fondale si andavano a depositare via via sedimenti di sabbia e di argilla. Con il ritirarsi delle acque emersero così le rocce sedimentarie che costituivano il fondale marino, pareti che ancora oggi sono sotto i nostri occhi.
Questa terra ha donato tanto agli uomini che la hanno abitata. Lo sfruttamento delle risorse minerarie in Sardegna ha infatti origini antichissime, risalenti addirittura al III millennio a.C., e si è protratto fino alla fine degli anni Novanta. I minerali che principalmente venivano estratti nell’Iglesiente, nel Sarrabus e nella Nurra erano il piombo, lo zinco e l'argento. L'attività estrattiva è nata molto indietro nel tempo e in epoca nuragica, compresa tra il 1500 e l'800 a.C., ha raggiunto una tecnica davvero elevata.
A questo si sono succeduti il periodo fenicio-punico e quello romano che hanno portato ad uno sfruttamento sempre maggiore delle miniere con l'impiego di tecniche estrattive sempre più raffinate e con il massiccio uso di schiavi e di condannati ad metalla.
Cammino minerario di Santa Barbara: cosa vedere
Quando nell'Ottocento si è costituito il Regno d'Italia, questa regione insulare riusciva a soddisfare quasi tutto il fabbisogno della neonata nazione. Nel secolo successivo la produzione è aumentata ulteriormente fino ad arrivare poi ad un periodo di profonda crisi che ha portato alla chiusura definitiva delle miniere. L'attività estrattiva ovviamente rivoluzionò anche la rete viaria di quest'area dell'isola perché si avvertì l'esigenza di collegare le miniere alle città . Nacquero così mulattiere, strade di collegamento, ferrovie che connettevano le aree minerarie ai centri cittadini più importanti da cui poi venivano trasportate le materie estratte.
Così oggi il Cammino Minerario di Santa Barbara è un passaggio continuo attraverso scenari naturalistici e strutture costruite dall'uomo, in un mescolamento continuo tra archeologia industriale, paesaggi mozzafiato e resti archeologici. Il tutto situato in un'area poco turistica della Sardegna e decisamente selvaggia. Quasi tutto l'itinerario si snoda su un percorso sterrato per 3/4 della sua lunghezza, un tracciato che passa attraverso la costa, rasenta le ferrovie, raggiunge le zone interne, passa accanto ai siti archeologici della civiltà nuragica ed arriva fino alle chiese dedicate a Santa Barbara.
Dopo poco la partenza da Iglesias si arriva a lambire la costa di Masua dove, davanti allo scoglio di Pan di Zucchero, sorgono la struttura della laveria Lamarmora, gli uffici amministrativi e il piccolo villaggio minerario risalenti al 1897. Non si può non rimanere incantati poi davanti alla bellezza di Porta Flavia con la galleria edificata a strapiombo sul mare per consentire l'imbarco diretto dei minerali sulle navi. Il percorso continua ed attraversa la bellezza naturale delle straordinarie dune di Portixeddu e di Piscinas.
Il Cammino Minerario di Santa Barbara poi incontra boschi di lecci, si inoltra incontrando una cospicua macchia mediterranea e giunge sulle colline metallifere del Guspinese-Arburese. La meraviglia di Piscinas Irgas, la miniera di Gutturu Pala, il villaggio minerario di Orbai, i nuraghi e la bellissima spiaggia di Porto Pino vanno ad arricchire questo percorso straordinario, pieno di sorprese e di paesaggi mozzafiato. Dopo avere attraverso l'entroterra di questa parte sud occidentale della Sardegna, si ritorna verso il mare e si giunge fino alle splendide saline di Sant’Antioco che con i caratteristici ambienti umidi regalano paesaggi e viste incredibili.
Questo è l'habitat ideale per uccelli come gru, aironi bianchi, cavalieri d’Italia, fratini, gabbiani, anatre e fenicotteri rosa. Non può mancare poi un passaggio nella stupenda Carloforte, l'unico centro abitato dell'isola di San Pietro dove si parla il tabarchino, un dialetto ligure importato dai primi abitanti dell' isola che nel 1736 si trasferirono in quello che allora era un luogo non popolato. Il cammino risale, quindi, verso nord e l'anello viene completato con il ritorno ad Iglesias.
Il Cammino Minerario di Santa Barbara si conclude lasciando nei camminatori un profondo senso di bellezza e di pace che questa isola meravigliosa sa regalare.
CREDITS IMMAGINI:
Foto di copertina: Laveria Brassey a Naracauli-Ingurtosu di Ezioman
Altre foto: La Grotta di San Giovanni a Dosmunovas di Cristiano Cani
Le dune di Piscinas di Ezioman
La miniera di Masua e sullo sfondo il Pan di Zucchero di Raffaele Pagani
Il Cammino Minerario di Santa Barbara: scheda tecnica
- INFO BOX
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LE TAPPE
TAPPE PARTENZA ARRIVO DISLIVELLO DISTANZA DURATA 1^tappa Iglesias Nebida ↑ 753 m - ↓ 797 m 20,9 km 7 ore 2^tappa Nebida Masua ↑ 371 m - ↓ 500 m 9,2 km 3 ore e 30 min 3^tappa Masua Buggerru ↑ 887 m - ↓ 889 m 18,8 km 7 ore 4^tappa Buggerru Portixeddu ↑ 464 m - ↓ 460 m 9,5 km 3 ore e 30 min 5^tappa Portixeddu Piscinas ↑ 462 m - ↓ 467 m 16,2 km 5 ore e 30 min 6^tappa Piscinas Montevecchio ↑ 890 m - ↓ 532 m 18,7 km 6 ore e 30 min 7^tappa Montevecchio Arbus ↑ 541 m - ↓ 609m 15,8 km 5 ore 8^tappa Arbus Perd’e Pibera ↑ 498 m - ↓ 375 m 15,4 km 5 ore 9^tappa Perd’e Pibera Villacidro ↑ 975 m - ↓ 1098 m 15,6 km 5 ore e 30 min 10^tappa Villacidro Monti Mannu ↑ 571 m - ↓ 502 m 18 km 6 ore 11^tappa Monti Mannu Arenas ↑ 912 m - ↓ 667 m 15,5 km 5 ore e 30 min 12^tappa Arenas Su Mannau ↑ 399 m - ↓ 788 m 13,4 km 4 ore 13^tappa Su Mannau San Benedetto ↑ 687 m - ↓ 485 m 14,6 km 5 ore 14^tappa San Benedetto Case Marganai ↑ 472 m - ↓ 127 m 7,3 km 3 ore 15^tappa Case Marganai Musei ↑ 596 m - ↓ 1187 m 16,4 km 5 ore e 30 min 16^tappa Musei Orbai ↑ 530 m - ↓ 323 m 17,6 km 5 ore e 30 min 17^tappa Orbai Rosas ↑ 641 m - ↓ 723 m 18 km 6 ore 18^tappa Rosas Nuxis ↑ 297 m - ↓ 348 m 12,5 km 4 ore 19^tappa Nuxis Santadi ↑ 390 m - ↓ 457 m 15,3 km 4 ore 20^tappa Santadi Is Zuddas ↑ 191 m - ↓ 216 m 15,6 km 5 ore 21^tappa Is Zuddas Masainas ↑ 826 m - ↓ 873 m 24,6 km 8 ore 22^tappa Masainas Candiani ↑ 333 m- ↓ 370 m 19,3 km 6 ore e 30 min 23^tappa Candiani Tratalias ↑ 433 m - ↓ 437 m 24 km 8 ore 24^tappa Tratalias Sant’Antioco ↑ 199 m - ↓ 179 m 16,9 km 5 ore e 30 min 25^tappa Sant’Antioco Carbonia ↑ 273 m -↓ 198 m 23,4 km 7 ore e 30 min 26^tappa Carbonia Nuraxi Figus ↑ 504 m- ↓ 498 m 22,5 km 8 ore 27^tappa Nuraxi Figus Carloforte ↑ 196 m - ↓ 310 m 11,4 km 3 ore e 30 min. + 40 min traghetto 28^tappa Carloforte Portoscuso ↑ 412 m - ↓ 412 m 18,8 km 6 ore e 30 min. + 40 min traghetto 29^tappa Portoscuso Bacu Abis ↑ 459 m - ↓ 386 m 18,8 km 6 ore e 30 min 30^tappa Bacu Abis Iglesias ↑ 491 m - ↓ 386 m 14,7 km 5 ore -
LA GUIDA
Per Terre di Mezzo Editore è in vendita la guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, un buon compagno di viaggio in grado di fornire informazioni utili lungo l'itinerario. In questa nuova edizione aggiornata sono presenti mappe, altimetrie, descrizione delle tappe e dei luoghi da visitare.
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LA CREDENZIALE
Se volete sapere come ottenere il passaporto del pellegrino su cui apporre i timbri delle località raggiunte potete ricevere tutte le informazioni su questa pagina.
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LE TRACCE GPS
Le tracce GPS sono disponibili in formato KML e GPX sulla pagina ufficiale del Cammino.