La Via Francigena è la via di pellegrinaggio divenuta famosa e percorsa da centinaia di migliaia di pellegrini durante il Medioevo. Ricalca le orme di Sigerico, il monaco di Canterbury che nel 990 si recò a Roma per ricevere dalle mani del papa il pallium, il simbolo dell’investitura pontificia. Sappiamo però con certezza che non esisteva soltanto una Via Francigena ma più strade che si intersecavano e che si incrementavano proprio in Italia. Molti infatti erano i tracciati che si dirigevano a Roma e che variavano a seconda della provenienza dei pellegrini. Una di queste, proveniente dal nord Europa, era chiamata la Via Romea Germanica ed aveva come luogo di partenza Stade, importante città posta alla foce del fiume Elba.

Qui viveva il monaco Alberto, che nel 1236 partì dal versante settentrionale della Germania per raggiungere Roma. Il monaco, abate del Monastero Benedettino della Santa Vergine Maria, percorse più di 2200 chilometri attraversando i territori dell’attuale Germania e dell’Austria per poi entrare in Italia dal Brennero. Occorre tuttavia ricordare che la Via Romea Germanica nel Medioevo non era soltanto un’importante via di fede e di pellegrinaggio ma era anche un collegamento essenziale tra Roma e gli stati germanici. Il cammino oggi è stato recuperato e reso fruibile ai camminatori moderni grazie ad importanti fonti scritte che ne hanno tramandato il tracciato.



Via Romea Germanica. Bassano del Grappa

Via Romea Germanica dal Trentino a Roma, tutte le tappe




Conosciamo le tappe ed il percorso della Via Romea Germanica grazie alla dettagliata descrizione che ne fece l’abate Alberto nel libro intitolato Annales Stadenses. Il prelato, infatti, conosceva molto bene l'itinerario visto che si era diretto a Roma per chiedere a papa Gregorio IX di riformare la regola ecclesiastica del suo monastero. Nel testo redatto dal monaco venivano fornite utili informazioni sul cammino dalla città anseatica di Stade a Roma. I frati protagonisti del libro, infatti, interrogandosi su quale fosse il percorso migliore per raggiungere la sede papale, riportavano tutte le stazioni di tappa, le distanze, le città, i pericoli e i luoghi in cui dormire.

Quella via, lunghissima e un tempo decisamente pericolosa, è diventata oggi un cammino di 94 tappe che entra in Italia attraverso i 1372 metri di altitudine del Passo del Brennero quando mancano ben 46 giorni e 1022 chilometri all’arrivo a Roma. Si attraversano così i paesaggi alpini dell'Alto Adige e i centri urbani di Vipiteno, Bressanone e Bolzano. Si costeggia il fiume Isarco e si rimane abbagliati dalla bellezza delle Dolomiti e delle sue vette imponenti. Si passa poi a Trento con il castello del Buonconsiglio, le chiese ed i palazzi nobiliari a darle lustro. Si entra in Valsugana e per alcuni giorni si segue la pista ciclabile che corre a fianco al Brenta  e si entra in Veneto dove si fanno largo le pianure.

Si attraversano Bassano del Grappa con il celebre Ponte degli Alpini, la bella Padova, i Colli Euganei, il Polesine racchiuso tra i corsi d'acqua dell'Adige e del Po. E poi arriva Ferrara, importante tappa per i pellegrini di un tempo ed oggi Patrimonio dell'Umanità con i suoi capolavori rinascimentali. Si entra quindi nelle Terre d'Acqua con le Valli di Comacchio, una delle aree umidi più grandi d'Europa dove nidificano i fenicotteri rosa. L'area si è formata nel corso del X secolo per un abbassamento dei terreni che si andarono a ricoprire prima di acqua dolce poi delle acque del mar Adriatico. Notevoli gli sforzi che sono stati fatti nei secoli per provvedere alla bonifica del territorio.


Via Romea Germanica: le foreste del Casentino

Via Romea Germanica: la via Francigena del Nord Europa


La Via Romea Germanica fa tappa quindi a Ravenna, città entrata nel novero dei Patrimoni dell'Umanità per via dei meravigliosi mosaici e dei monumenti religiosi paleocristiani e bizantini che essa custodisce. Tra tutti spiccano la chiesa di Sant'Apollinare Nuovo, la Basilica di San Vitale ed il Mausoleo di Galla Placidia, fatto costruire dall'imperatrice quando nel 402 d.C. la città divenne capitale dell'Impero Romano. La lunga strada verso Roma poi continua in direzione sud e, dopo avere superato Forlì, si dirige verso l'Appennino dove giunge fino ai 1148 metri del Passo Serra. Da qui si scende e si raggiunge finalmente la Toscana.

Bellissima la vista delle Foreste Casentinesi con i silenzi e un senso di pace che avvolge chi ha la fortuna di camminare in questo ambiente incontaminato. Chi vuole ha la possibilità di effettuare una deviazione e di continuare il cammino raggiungendo il Santuario de La Verna, il luogo in cui San Francesco ricevette le stimmate. Il tracciato transita quindi nella Valdarno e nella Val di Chiana, arrivando nei bei centri medievali di Arezzo, Castiglion Fiorentino e Cortona.

Si entra poi in Umbria e la Via Romea Germanica comincia a costeggiare il lago Trasimeno con le sue tre isole: la Minore, la Maggiore e l'isola Polvese. Il territorio umbro scorre lento e, imbevuti delle bellezze dei luoghi, si raggiunge il borgo medievale di Città della Pieve, adagiato su una collina e custode di molte opere di Pietro Vannucci (detto Il Perugino), il maestro di Raffaello nato proprio in questo luogo. Non si fa in tempo ad abituarsi a così tante meraviglie che si arriva ad un'altra città straordinaria, quella di Orvieto con il celebre Duomo in stile gotico e il pozzo di San Patrizio.


Via Romea Germanica: il lago Trasimeno



Da Orvieto i camminatori possono decidere se dirigersi verso Civita di Bagnoregio o verso Bolsena, riallacciandosi in entrambi i casi alla Via Francigena. Nel primo caso avranno la possibilità di entrare nella Valle dei Calanchi dove si erge, su un masso tufaceo, Civita di Bagnoregio. Denominata anche la Città che muore, questo piccolo borgo dell'alto Lazio è soggetto all'erosione del terreno su cui sorge ed oggi è raggiungibile esclusivamente attraverso un ponte pedonale sospeso sulla vallata sottostante.

La Via Romea Germanica ora è diventata un tutt'uno con la Via Francigena che si snoda attraverso i borghi della Tuscia e che, prima dell'arrivo a San Pietro, passa per l'ultima città dell'intero percorso: Viterbo, importante sede papale durante il Medioevo e oggi custode di luoghi straordinari e tradizioni molto sentite, come il trasporto della macchina di Santa Rosa.

Lasciato il capoluogo della Tuscia, la strada si srotola seguendo la Via Cassia ed entra in luoghi di pregio naturalistico fino ad arrivare alle porte di Roma, in località La Storta. Da qui alla vista della cupola di San Pietro il passo è davvero breve e sulle ali dell'entusiasmo si raggiunge il colonnato del Bernini con la basilica più importante del cristianesimo occidentale.


La Via Romea Germanica: scheda tecnica


  • INFO BOX

    LA VIA ROMEA GERMANICA

    Le tappe e le info utili sulla Via Romea Germanica, un cammino a piedi o in bicicletta dal Trentino a Roma.


    • PARTENZA: Passo del Brennero

    • ARRIVO: San Pietro, Roma

    • LUNGHEZZA: 1022 km

    • TAPPE: 46

    • REGIONI: Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio

  • LE TAPPE E LE TRACCE GPS

    Se state pensando di partire e di percorrere la Via Romea Germanica potete trovare tutte le tappe sulla pagina ufficiale del cammino. Qui sono indicate tutte le informazioni utili come la distanza, il dislivello, la descrizione ed ovviamente anche le tracce GPS (in formato kmz) con le varianti per il tracciato in bicicletta.

    Ricordiamo ai nostri amici camminatori che la Via Romea Germanica prevede anche delle varianti al percorso, come quelle che passano attraverso le saline di Cervia, Forlimpopoli e Fratta Terme.

    La Via Romea Germanica ha attivo anche un canale Facebook ed Instagram dove potete scambiare informazioni con altri pellegrini che hanno percorso o intendono percorrere questo cammino.

  • LA GUIDA

    La guida della Via Romea Germanica, scritta da Simone Frignani ed edita da Terre di Mezzo, è disponibile in libreria e online. Il testo è molto utile per chi intende affrontare sia a piedi che in bici questa via di pellegrinaggio. Al suo interno sono presenti consigli, descrizioni molto dettagliate di ogni singola tappa, cartine, altimetrie, i dislivelli e luoghi in cui dormire.

     

  • LA CREDENZIALE

    La Credenziale è il certificato del pellegrino, il documento che attesta che si sta seguendo  una via di pellegrinaggio. Su di essa vengono apposti i timbri con la data ed il luogo raggiunto e, al termine del viaggio, dà diritto a richiedere il Testimonium, il certificato di fine pellegrinaggio.

    Per avere informazioni utili su come richiedere la Credenziale potete leggere la pagina ufficiale della Via Romea Germanica.

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